

In un piccolo paese, muore, il proprietario dell'unico bar. La moglie, Teresa, è accusata di averlo avvelenato. Lei afferma che è stato un errore fatale, forse, per sbaglio, ha scambiato una cartina contenente bromuro con una di arsenico.
Ma la perizia necroscopica dichiara che l'arsenico è stato sommistrato più volte è in diversi giorni. E, poiché Teresa non si allontanava mai dal bar, fu logico concludere che l'arsenico le fosse stato fornito dal suo "presunto" amante, Angelo, infermiere in ospedale e custode dell'armadietto dei medicinali.
Su queste basi indiziarie, Teresa e Angelo vengono rinviati a giudizio con l'imputazione di omicidio premeditato aggravato.
A difenderli, Claudia Marcucci, una, rampante, giovane avvocatessa.
Purtroppo, il pubblico ministero, Fabrizio Bersani, è un osso duro, puntiglioso e molto bravo. Si sono già scontrati una volta in tribunale ed è stato lui a vincere.
Claudia indaga nella speranza di scovare, tra i vari personaggi implicati nella vicenda, testimoni che l'aiutino a provare l'innocenza di Teresa e Angelo.
Ma cosa ci fa il pubblico ministero in paese? Sicuramente non è lì per svolgere indagini, ha tutta la polizia giudiziaria che può farlo per lui!
Bersani ha scoperto una lacuna nei fascicoli istruttori. Non ci sono testimoni che comprovino il movente del delitto, la tresca tra Teresa e Angelo. Deve trovarli. E si fida solo di se stesso.
Due inchieste parallele che Claudia e Fabrizio compiono, incontrandosi e scontrandosi sui luoghi del delitto, nell'opposto scopo di dimostrare l'innocenza e la colpevolezza.
Bersani, in breve tempo, ottiene due testimonianze per il movente e la dichiarazione del farmacista, a conferma del verbale, che ha venduto a Teresa solo una cartina di bromuro e nessuna di arsenico. La perizia, poi, è una pietra tombale per i due imputati.
Claudia, invece, è in ansia, ha intervistato numerose persone, perfino il parroco, ma,ancora, non ha prove.
Inizia il processo, il duello finale tra Claudia e Fabrizio.
Chi vincerà?
Bersani non ha dubbi. Claudia ne ha tanti.
Durante le udienze, gli interrogatori e controinterrogatori si susseguono in un'alternanza continua che fa pendere l'ago della bilancia ora da una parte ora dall'altra.
Dopo le arringhe conclusive, la giuria si ritira per emettere il verdetto.
Claudia e Fabrizio attendono tesi.
Lui la guarda di sottecchi, oggi è più bella del solito, ha sciolto i capelli e tolto gli occhiali. Che trucco da donna, ricorrere al trucco. Probabilmente l'avrà fatto anche perché la giuria è composta in gran parte da uomini.
Rientra la Corte.
É il momento della verità.
Pagine | 168 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta crema - Copertina opaca |
Peso | 201 gr. |