

Giancarlo e Grace viaggiano sullo stesso treno che li porta a Roma per lavoro. Un giorno lui si accorge di lei e la segue, solo per guadagnarne una gran brutta figura. Chi l’avrebbe detto che pochi minuti dopo i due si sarebbero ritrovati uno di fronte all’altro seduti al tavolino di un bar? Fra loro scatta qualcosa, complice l’atmosfera di una Roma autunnale.
Non sono uno scrittore di narrativa. Mi piace anche scrivere narrativa, ma la mia vocazione è la saggistica. Eppure ho sentito il bisogno di fotografare i nostri tempi e farlo con una storia, spero piacevole, credo che sia la maniera più indicata.
Non mi sono sempre trovato d’accordo con i comportamenti di Giancarlo e Grace, i protagonisti di questo romanzo. In alcuni momenti ho dissentito fortemente dalle loro scelte, ma ho capito le loro contingenze, le loro motivazioni, il loro stato d’animo; ed alla fine, devo dire che si sono conquistati la mia simpatia ed affetto, come due cari amici incontrati per caso durante il mio tragitto.
Il mio viaggio con loro, scrivere la loro storia, è stato molto bello. Avrei voluto continuare, e mi è sembrato quasi sembrato che questo libro sia finito troppo presto. Mi ha tenuto compagnia per mesi ed ho persino dovuto attendere l’evoluzione degli eventi della pandemia per poterlo completare.
Buona lettura
Giuseppe Guarino
Pagine | 193 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta crema - Copertina lucida |
Peso | 228 gr. |