

Si presenta con fermezza, un nuovo
capitolo, un nuovo introspettivo
volume di liriche dal sapore macabro e
realistico, ispirate al delirio
esistenziale delle masse, del riproporsi
adeguatamente degni del ruolo e del
sistema, una coercizione non voluta
ma accettata.
Il libro si presenta come voce, come un
soave cantico alla disperata voglia di
espressione, esalta i temi del
precedente libro, esasperandone
l'intesa, giunge più complesso, più
fermo sui punti cardine delle
espressioni intime delle persone
d'oggi. Il poeta esalta e si supera, si modifica,
si strugge all'adeguarsi del non senso,
si spoglia sentimentalmente,
professandosi da voce sulle
innumerevoli vicissitudini dell'odierno
vivere.
S'aggiungono alle liriche, delle poesie
di pura angoscia sulla pandemia, si
assapora il bucolico senso del non
appartenere, della non verace
espressione di noi stessi e l'astio verso
un critico senso del dissenso.
Vi invito ad accodarvi nel cammino
verso la presa di coscienza, verso la
spensierata autoanalisi del puro senso
di noi stessi, verso il ritrovarsi non
lettori, ma ispirazioni di noi stessi.
Pagine | 230 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 127x203 mm - Carta crema - Copertina lucida |
Peso | 223 gr. |