

Uno stato ansioso non adeguatamente gestito può incidere negativamente su una prestazione compromettendo l'attività del nostro sistema di memoria di lavoro, preposto a funzioni di attenzione, elaborazione, pianificazione e monitoraggio durante lo svolgimento di qualsiasi attività quotidiana. Una grande mole di dati in letteratura conferma l'esistenza di una correlazione tra l'ansia e deficit dell'intelligenza fluida (Moran, 2016). La presenza di ansia è un indice predittivo di basse prestazioni nelle prove di intelligenza generale (ibidem).
Il primo capitolo descrive la struttura e il funzionamento della memoria. Vengono distinti e descritti i vari tipi di memoria del sistema cognitivo umano, si illustrano in modo particolare diversi modelli di memoria di lavoro attraverso un rapido excursus storico che, partendo dalla concezione iniziale di un sistema atto a ritenere ed elaborare informazioni provenienti dall'ambiente, conduce a delineare gli ultimi costrutti teorici che parlano di un sistema esecutivo attentivo, definendone i correlati neurali e ipotizzandone l'architettura funzionale basandosi anche su studi di neuroimaging.
Il secondo capitolo affronta il tema delle funzioni esecutive, articolate e intrecciate in modo così complesso da rendere impossibile separarle e valutarle singolarmente.
Il terzo capitolo prende in esame le ultime teorie sull'attenzione illustrando anche le basi neuroanatomiche di questa funzione.
Il quarto capitolo parla degli stati emotivi dal punto di vista neuroscientifico, facendo luce su come essi interagiscano con altre funzioni cognitive come l'attenzione e la memoria ma anche con i processi di apprendimento. Si farà un particolare riferimento al ruolo dell'amigdala nell'elaborazione degli stimoli potenzialmente pericolosi e al ruolo della memoria di lavoro nella sua funzione di monitoraggio.
Nel quinto capitolo si descrive il costrutto dell'ansia e dei vari disturbi ad esso correlati, si sottolinea l'importanza di rilevare e considerare i suoi segnali durante la somministrazione di test clinici al fine di non compromettere l'attendibilità delle valutazioni.
Nel sesto capitolo si analizza l'effetto dell'ansia sulla memoria di lavoro, vengono prese in esame le principali teorie formulate per descriverla e vengono riportati i contributi tratti da diversi studi presenti in letteratura.
Nel settimo capitolo si considerano e si confrontano diversi tipi di intervento atti a contrastare gli effetti dell'ansia sulla memoria di lavoro, analizzandone l'efficacia, evidenziandone punti di forza e criticità.
Nell'ottavo capitolo si compie una revisione critica di vari studi scientifici condotti per valutare gli effetti dell'ansia sulla memoria di lavoro avanzando ipotesi sulla direzione della relazione causale che può vigere tra i due costrutti.
Nel nono capitolo si conclude la trattazione con alcune considerazioni generali relative ai risultati raggiunti dalla ricerca al momento attuale, le aree inesplorate e le possibili nuove vie da percorrere.
Pagine | 200 |
Formato | [EU] Stampa colori - standard - 152x228 mm - Carta bianca - Copertina opaca |
Peso | 419 gr. |