Nell’estate del 1620, nelle stanze dell’arcivescovado di Milano, un uomo attenta alla vita del Cardinale Federico Borromeo e viene incarcerato nella Torre dell’Imperatore, in attesa di essere torturato e condannato a morte. Il Cardinale affida la confessione dell'uomo al prete Giovan Pietro Giussani, con lo scopo, tutt’altro che celato, di raccogliere quante più informazioni possibili sul prigioniero. Si scopre così che quest’ultimo è il pastore riformato Blasius Alexander, membro di quel gruppo di predicatori mandati in Valtellina dalle Tre Leghe Retiche a contrastare i disegni della Chiesa di Roma e dell’alleato spagnolo. I due ripercorrono gli avvenimenti succedutisi in quegli anni, dal rapimento dell’arciprete di Sondrio, alla frana di Piuro, fino al massacro che prenderà il nome di Sacro Macello e che segna un punto di non ritorno per il conflitto che infiammerà l’Europa nei successivi trent'anni. Blasius è stato testimone di una serie di vicende che hanno trasformato una terra di confine, ai margini delle grandi manovre politiche, in un nodo strategico, su cui hanno messo gli occhi le grandi potenze del suo tempo. Dal dialogo dei due uomini, appartenenti a due confessioni diverse e rinchiusi, per una notte, nei sotterranei della torre, scaturisce l’immagine di una terra a cavallo fra Riforma e Controriforma; la Valtellina si trasforma in un crocevia di accadimenti e personaggi che segneranno i primi sussulti della Guerra dei Trent’anni.
Pagine | 320 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta crema - Copertina opaca |
Peso | 367 gr. |