Quanti vanno a Messa e tornano a casa sconvolti dal “baccano musicale” che hanno trovato in chiesa? Chitarre grattate, tamburelli assordanti, canti che sono una pallida brutta copia delle canzoni di un festival di musica leggera o di una serata in un discopub. Qualche operatore pastorale esce di chiesa divertito, convinto che quello sia il modo giusto per attirare i giovani e per far divertire i bambini. Tanti, troppi fedeli, invece, tornano a casa con un’amara sensazione: “Non mi sembra neppure di essere stato a Messa! Non mi sono potuto concentrare nemmeno per due secondi!”. Con la prefazione di Mons. Nicola Bux, ecco la Seconda Edizione di questo saggio: è un tentativo per fare chiarezza, invitandoci prima a guardarci alle spalle per capire cosa realmente stiamo perdendo (senza intransigenze o ideologie di sorta) per poi proporre qualche linea guida positiva e costruttiva per un sereno cammino di risanamento. Il testo, molto piacevole a leggersi per uno stile discorsivo fluente e piano, e per una sintassi limpida e scorrevole, presenta diversi pregi, soprattutto in ragione del fine generale "apologetico" cui tende, ottenuto per una non comune padronanza degli argomenti trattati, e - nella fattispecie - con intelligenti comparazioni dei documenti magisteriali e diversi richiami agli scritti e discorsi di Benedetto XVI, già fin troppo appannati e dimenticati.
Pagine | 215 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta crema - Copertina opaca |
Peso | 251 gr. |