L'evoluzione della moneta segna tappe importanti nella storia dell'umanità. A volte ha prevalso la funzione di facilitatore degli scambi, altre volte quella di riserva di valore, e di strumento di potere. L'autore ripercorre le diverse epoche storiche, e rileva che le manovre dei governi sulla disponibilità di moneta possono produrre sviluppo e benessere per i cittadini, ma anche grandi inflazioni, miseria e rivoluzioni.
Quando l'analisi si sposta sui tempi attuali appare chiaro che stiamo attraversando un momento critico e che la moneta è trattata come un fine e non come un mezzo: è sacralizzata, e chi la controlla occupa una posizione di forza e condiziona la politica in funzione dei propri interessi. Da ciò discendono elementi d'irrazionalità nel funzionamento dell'economia e tensioni pericolose nell'organizzazione sociale, che si potrebbero contrastare in modo non risolutivo, ma efficiente, con la diffusione, anche tra le Pubbliche Amministrazioni, delle centrali di compensazione complementare.
Queste monete-non moneta, riproponendo con modalità contemporanee forme antiche di regolazione degli scambi, ridimensionano l'impiego della moneta sacralizzata.
I quattro articoli della bozza di disegno di legge offrono una soluzione normativa assai semplice delle problematiche emerse dall'analisi.
Il passaggio dalla teoria alla pratica non è automatico. Il contributo del sen. Gilberto Pichetto Fratin introduce a una diversa lettura, meno tecnica e più politica.
Pagine | 319 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta bianca - Copertina lucida |
Peso | 414 gr. |