Una serie di omicidi e una squadra investigativa. Vittime che in apparenza non sembrano collegate tra loro. Armi che riaffiorano dal passato, messaggi lasciati dall’assassino su ogni scena del crimine. Nero, si fa chiamare. E trascina l’investigatore Daniel Bianco nel suo gioco di morte attraverso una storia che affonda le radici nelle nebbie del tempo. Capovolgimenti di fronte, ricordi incatenati tra loro che portano ad un finale imprevedibile.
Una storia raccontata in un crescendo di dubbi e colpi di scena, vittime che sembrano scelte a caso, armi inusuali. Il movente rimane incomprensibile, finchè ad essere coinvolti saranno i colleghi di Daniel, la sua famiglia e, soprattutto, lui stesso. Unici testimoni, loro malgrado, di un odio che non ha barriere di tempi o di luoghi, degli animali. L’epilogo arriva e ti spiazza, quando, con un coup de theatre, la scena cambia e ti ritrovi nell’anno 1100, a seguire le crude vicende che vedono scontrarsi e confrontarsi i personaggi di Goffredo e Ignoto. Un altro racconto o, forse, una trama parallela che, neanche a dirlo, ti obbligherà, con avidità, a divorare una pagina dopo l’altra fino a quando verrai riportato ai giorni nostri ed ogni accadimento troverà una giustificazione che ti farà restare a fissare quelle righe come in trance.
Pagine | 294 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta crema - Copertina opaca |
Peso | 338 gr. |