Leggendo I carbonari della montagna, romanzo con cui il giovane Verga esordì nel panorama letterario italiano (all’età di circa 17 anni lo scrittore aveva composto un altro romanzo, rimasto però inedito: Amore e Patria), si stenta non poco a riconoscervi la mano dell’autore de I Malavoglia e del Mastro-Don Gesualdo.
Infatti verbosità, accesa oratoria patriottica di sapore romantico, colpi di scena, interventi diretti del narratore e ideologia da ancien régime caratterizzano a tal punto quest’opera, che verrebbe da pensare più a un provinciale e poco promettente scrittore di dozzinali romanzi d’appendice che all’iniziatore di un nuovo e importante indirizzo estetico della nostra prosa.
Tuttavia, a un esame più approfondito, alcuni particolari finiscono con il rivelare la presenza, IN NUCE, del Maestro verista.
Pagine | 128 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta bianca - Copertina opaca |
Peso | 0.178 gr. |