Se nessuno si definisce hipster, se gli hipster sono sempre gli altri, come è possibile definire una volta per tutte questa sfuggente sottocultura? Come è possibile costruire un'immagine stabile del tipo-hipster se i rimandi di cui si nutrono sono infiniti, senza limiti temporali e spaziali? Un hipster che pedala con la sua bicicletta a scatto fisso per i viali di Berlino in cosa è simile a uno che cammina ascoltando i Wampire Weekend con l'ipod lungo i calle di Mexico city? Come è possibile stabilire delle linee guida stilistiche ed estetiche, quando l'assunto principale dell'hipster è quella di essere sempre in anticipo sui tempi, un passo avanti anche rispetto alle definizioni?
Pagine | 73 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta bianca - Copertina opaca |
Peso | 0.108 gr. |