Chi sono i cosiddetti “cattivi”, a cui sono rivolte le lettere raccolte nel presente volumetto? E in quale contesto e come si sarebbe evidenziata o si evidenzierebbe la loro “cattiveria”? E che differenza c’è tra un cattivo senza virgolette e un “cattivo” con le virgolette?
Proprio in seguito a quest’ultima domanda sono state scritte le Lettere ai “cattivi”; indirizzate non ai cattivi senza virgolette (coloro i quali, cioè, malvagi sono stati e sono davvero), ma ai “cattivi” con le virgolette. Le quali ultime, racchiudendo il vocabolo cattivi, evidenziano, non senza una punta polemica, un atteggiamento se non di condanna almeno di critica nei confronti di un modus iudicandi ingiusto perché frettoloso, estemporaneo e, in qualche caso, anche di parte.
Pagine | 166 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta bianca - Copertina opaca |
Peso | 0.225 gr. |