Narciso è un bambino di otto anni, che perde i genitori e sua sorella in seguito al terremoto di Balvano del 23 novembre del 1980. La narrazione si snoda tra Balvano, Castellammare di Stabia, dove il piccolo va ad abitare insieme a suo fratello di vent’anni, Matera, città d’origine di sua madre, e il Salento. Narciso diventa un famoso pittore, suo fratello un archeologo dell’UNESCO. Il suo animo è però sempre combattuto tra l’essere sopravvissuto all’immane tragedia e la sensazione di volersi ricongiungere a quella parte della famiglia che non c’è più. Dopo la morte dello zio che lo ha cresciuto, avvenuta proprio ai Sassi, Narciso, ormai trentacinquenne, decide di andare a trovare con suo fratello i due zii ultraottantenni che vivono in Australia. In aereo, sospeso tra terra e cielo, scopre il vero significato inedito della sua vita travagliata. La continua macerazione dell’anima e la lenta consunzione dell’animo diventano un pallido ricordo e si sente avvolgere da una fede indicibile e da una speranza infinita che lo portano a non desiderare più di ricongiungersi con la parte di sé sempre orfana, polverizzata e confusa tra le macerie del terremoto. Narciso ripensa alle gerbere che lo hanno aiutato a rinascere. D’altronde, i fiori fioriscono sempre.
Pagine | 295 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta bianca - Copertina opaca |
Peso | 0.384 gr. |