Perché “cercarsi” vuol dire anche, volersi bene, ma soprattutto accettarsi e accettare di sé stessi le nostre debolezze, le imperfezioni.
Coccolarle come non vi fosse più nulla di caro al mondo…
Diceva Pablo Neruda:
“Amo ciò che di tenace ancora sopravvive nei miei occhi, nelle mie camere abbandonate dove abita la luna, e ragni di mia proprietà.
Distruzioni che mi sono care.
Adoro il mio essere perduto, la mia sostanza imperfetta”.
Pagine | 55 |
Formato | [EU] Stampa colori - standard - 148x210 mm - Carta bianca - Copertina lucida |
Peso | 0.115 gr. |