In questo romanzo, Festa immobile, il cui titolo è volutamente ispirato alla sua controparte, Festa mobile, di Ernest Hemingway, sono racchiusi i ricordi di un medico durante il suo soggiorno a Parigi. I desideri, i sogni e le aspettative trasudano dal profilo dei personaggi e sono interpretati in maniera vivida e sincera dalle opinioni personali del protagonista, quasi a voler abbracciare quelle di una generazione intera, per la quale «l'azzardo non consisteva più nel voler continuare a giocare, ma nell'uscire, nel considerare quella partita persa. Nel chiamarsi fuori». Si parla anche di incontri, di luoghi, del concerto di Chris Cornell a La Cigale, al quale l'autore dedica un intero capitolo, e di musica in generale, l'altra grande attrice di questa opera, la cui istantaneità e quel non calcolare costituiscono il nutrimento indispensabile della vita.
Pagine | 151 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta crema - Copertina opaca |
Peso | 182 gr. |