Mentre dividono la popolazione, con una marea di istanze di principio, le elite del capitale sanno benissimo che gli innocui scontri dei media servono solo a dare un'apparenza di vitalità ad una democrazia di plastica, dove l'unica vera corrente che da l'impulso è quella del grande capitale e dei suoi interessi tattici del momento e strategici a lungo termine. I romani antichi consentivano a tutti i popoli sottomessi di conservare la propria religione, a patto che il controllo militare e dei tributi fosse a loro appannaggio. Dare a Dio quello che è di Dio e dare a Cesare quello che è di Cesare significa appunto, permettere ai romani di dominare sulle cose concrete, che significassero controllo politico, delle leggi e dei flussi del denaro preteso dall'Impero sui popoli sottomessi. Questa, dietro le dichiarazioni, è la nostra condizioni di italiani e occidentali: fatevi trasgressivi coi tatuaggi, coloratevi i capelli, fate i fighi con qualsiasi stato di Facebook, tanto poi le leggi del lavoro, le condizioni economiche in cui operano le multinazionali, i processi finanziari sono appannaggio di Goldman & Sachs, JP Morgan e altri potentati economico-finanziari. Il libro è una denuncia seria, riflettuta, sul pensiero unico che impedisce alla democrazia di svilupparsi veramente, anzi la sta ogni rendendo più bloccata.
Pagine | 63 |
Formato | [EU] Stampa colori - standard - 148x210 mm - Carta bianca - Copertina lucida |
Peso | 129 gr. |