Tripoli. 11 settembre 1940: L’attacco italiano all’Egitto scattò sotto forma di avanzata frontale. L’Europa bruciava e intanto intonava con una sola voce l'inno nazionalsocialista. In Libia, dopo la morte di Balbo, il comando delle operazioni era passato nelle mani del maresciallo Graziani che aveva chiesto subito rinforzi. Filippo Razzali, ex ufficiale dell’esercito italiano durante la pacificazione della Cirenaica, disertore e autoesiliato, rispondendo a una richiesta dei servizi segreti si troverà presto coinvolto in una caccia che, grazie a una serie di indizi, lo condurrà dapprima nel deserto infuocato nell’oasi di Giarabub e poi nei segreti di Tripoli. Fra thriller e spionaggio, l’originalità della figura del capitano Razzali, allegoria di tanti italiani travolti dal Fascismo senza essere fascisti, è rappresentata dal rispetto dei principi morali nonostante gli scenari violenti del tempo di guerra. Con una ricostruzione sapiente e drammatica tipica del giallo d’azione bellico, il mistero e il complotto si mescolano alla minuziosa ambientazione storica. Questo romanzo, prosegue il filone letterario dell’autore nel tentativo di far luce nel pozzo profondo e spesso dimenticato della grande Storia d’Italia nella vicina terra libica, sponda dell’Impero voluto dal Duce, in cui il vizio e il malcostume la fanno da padrone.
Pagine | 343 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta crema - Copertina opaca |
Peso | 391 gr. |