L'ipotesi della socioterapia è che non vi sia un concetto astratto di disagio, ma che si debba fare riferimento ad una serie di ambiti, alcuni dei quali sono intimamente legati a quella che l'Autore ha definito la deriva storica dei media: il succedersi di media via via dominanti crea periodi iniziali di disagio in relazione all'obsolescenza di quello precedente e nella fase di consolidamento di quello successivo. Così è stato, nel passaggio dalla cultura orale a quella tipografica, per il vagabondaggio il brigantaggio e l'alcolismo.
È soprattutto a partire dalla sociologia, come disciplina che affronta l'analisi dei processi culturali e comunicativi, che si è venuta delineando la proposta socioterapeutica, come approccio teso alla comprensione ed alla decodifica delle situazioni contemporanee, alla loro traduzione nei termini dei portatori di disagio e, infine, alla progettazione di iter di uscita da tali stati che - in assenza di cause immediatamente organiche - risultano essere strettamente legati all'incapacità di decodifica di sé e del proprio ambiente.
Pagine | 255 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 170x240 mm - Carta bianca - Copertina opaca |
Peso | 439 gr. |