Rivisitare, seppur succintamente, il pensiero sociale e politico di don Luigi Sturzo, sacerdote e cittadino esemplare, a 100 anni dall’Appello ai “Liberi e forti” con cui si aprì una feconda stagione per l’impegno sociale e politico dei cattolici in Italia, rappresenta sempre un momento edificante. Il suo insegnamento incardinato sulla dottrina sociale e morale della Chiesa, integrato dalle Encicliche dei pontefici ed in particolare la “Centesimus annus”, di Giovanni Paolo II, ci sprona ad aprirci a nuove forme di impegno sociale meno antropocentriche e più rispettose del creato.
Nell’ottica di un rinnovato spirito di servizio, il nostro Centro Studi suggerisce la modifica radicale di alcuni riti del potere, specie politico, che vanno superati attraverso un’assunzione personale e diretta delle responsabilità con una revisione del sistema della rappresentanza per delega. E’ urgente una rivoluzione culturale che, partendo da una educazione scolastica veramente libera e centrata sui valori umani e cristiani, induca ad aprirsi ad una nuova forma di democrazia in cui sia incentivata la partecipazione responsabile e solidale ed in cui tutti i poteri, in primis quello politico, siano limitati nel numero dei mandati e dove gli apparati di governo non siano più monocratici, ma diarchici, con a capo una donna ed un uomo.
Pagine | 103 |
Formato | [EU] Stampa colori - standard - 170x240 mm - Carta bianca - Copertina opaca |
Peso | 264 gr. |