Le spose bambine cedute come un oggetto a persone di età adulta con un rito matrimoniale, o con un semplice scambio di denaro, subiscono un vero e proprio abuso, un atto di favoreggiamento della pedofilia. Ne sono responsabili le famiglie che costringono le figlie a un matrimonio forzato e gli uomini “acquirenti” di una bambina: moglie-schiava-oggetto sessuale.
Le storie narrate in questo libro sono vere, accadute in Africa, India, Niger, Pakistan, Laos, Siria; in luoghi dove, a causa della povertà, la guerra, la carestia, diventa consuetudine per i genitori vendere le figlie al miglior offerente.
Sono devastanti gli effetti psico-fisici per le bambine strappate all'infanzia e costrette a sposarsi. L’impatto sulla loro salute è tale da includere affezioni gravi come l’HIV trasmesso dai mariti adulti, patologie dovute alle gravidanze precoci, fino all’alta incidenza di morte post-partum della madre e del nascituro.
La finalità di denuncia sociale dell’inchiesta #maipiùsposebambine non esclude la fiducia che le comuni azioni di contrasto al grave fenomeno portino ad un’evoluzione verso una presa di coscienza di tutti i soggetti interessati: la famiglia, la scuola, le istituzioni governative.
Nelle storie narrate emerge, tra le tinte fosche della paura e della sofferenza, il coraggio di alcune piccole protagoniste che con il tenace rifiuto al matrimonio forzato hanno spezzato le convenzioni tribali, imponendo il loro diritto ad essere considerate soltanto delle bambine.
Pagine | 167 |
Formato | [EU] Stampa colori - standard - 127x203 mm - Carta bianca - Copertina lucida |
Peso | 0.262 gr. |