Questo libro pone sotto processo uno dei miti della nostra società: quella Costituzione «nata dalla Resistenza» che, benché sia stata concepita ormai molti decenni fa ed entro un contesto culturale dominato da ideologie illiberali, continua ad apparire, agli occhi di molti, qualcosa di sacro e intoccabile. Per uscire da una crisi economica, non bastano i numeri: bisogna anzitutto uscire da una crisi culturale. Quello che ha rischiato d'andare in default – e forse lo rischia tuttora – è un Paese saldamente ancorato allo statalismo che ha paura del mercato, della concorrenza, della competizione; che teme le normali dinamiche di una società libera e di un'economia libera. Il privato è divenuto un nemico da combattere; la logica del profitto, un'aberrazione da scacciare con un esorcismo purificatore. Le imprese che scappano all'estero per fuggire dalla persecuzione fiscale sono marchiate con la lettera scarlatta dell'infamia. Si preferisce restare nel Medioevo economico, con la Costituzione come supremo sigillo di questa paralisi. È prioritario affrancarsi dall'idea che lo Stato sia la soluzione: lo Stato è il problema. Prefazione di Carlo Lottieri.
Pagine | 151 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 135x208 mm - Carta bianca - Copertina opaca |
Peso | 185 gr. |