Un filo di freschezza carica di pensiero attraversa tutta la sua produzione, con intensità maggiore. Di Simone Pansolin, dalle precedenti raccolte alla nuova, Transfert. È il percorso della storia che qui l’Autore fa di sé, verso il suo profondo di esperienze, emozioni, problemi esterni non meno personali, che si porta e vuole superare. Proprio in un appassionamento d’amore trafitto, inappagato, sentito come una larva irrigidita cristallizzata di quanto era invano cercato, da lui, e doveva essere motivo vitale. Amore duplice di strazio e di gioia su un Tu/noi, su un Tu/amici, su un Tu/altro da sé. Sempre in un ritmo di ambivalenza luce/buio, forza/distruzione. Il bisogno di provare esperienze, vivere mai abbastanza per volgersi a quanto sfugge o non si vede sufficientemente. Natura, esistenza, meccanismi fisici entrano nel suo sguardo indagatore e toccano una sfera di enigma, oltre il quale altro ignoto c’è. Transfert così, un meccanismo mentale per cui l'individuo tende a spostare schemi di sentimenti e pensieri da una relazione passata a una persona coinvolta in una nuova attuale. Il motivo profondo, freudianamente inteso, appunto, quale trasferimento nell’Altro, in quel Tu ineliminabile dall’Io che però s’impenna, prende sostanza dalle esperienze psichiche, dalla sofferta prova di esistere, e incentivo dalle suggestioni del mondo naturale, dal pensiero di un avvicendarsi ‘vano’ nell’ordine fisico delle cose. F. R
Pagine | 80 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 127x203 mm - Carta crema - Copertina opaca |
Peso | 88 gr. |