Mimì Zapponi è un politico di una provincia del sud che dopo un’esistenza trascorsa nel malaffare crolla psicologicamente e decide per un suicidio assistito in una clinica della morte a Berna. Ma questa decisone deve essere rimandata di un mese per motivi burocratici. Ebbene, lui è stato un corrotto! Il corrotto non è un malvagio perché la malvagità ha una radice insondabile e misteriosa nell’animo umano che ha a che fare con il Demonio, il lato oscuro della Creazione. Il corrotto non è un truffatore, è solo un pavido che possiede una mente superficiale, inconsistente. Si fa corrompere nella debolezza, per il bene della sua famiglia, per aumentare i comfort, per accedere a frequentazioni brillanti, per essere riconosciuto. Il corrotto è un ignavo, frammentato dal disagio dovuto a un vuoto interiore percependo nella corruzione il miglioramento della qualità della vita. Non si accorge, lungo la strada del proprio degrado, della perdita della gioia, dell’atrofia della sua parte spirituale…spegnendosi a poco a poco circondato da falsi amici, da oggetti banali di consumo e da desideri infantili ancora da appagare. Durante questo mese Mimì Zapponi, suo malgrado, deve osservare meglio il suo ambiente di riferimento in modo impietoso poiché non ha più nulla da perdere, e soprattutto non ha più paura…..Ed infine scopre un’ultima verità del tutto insospettabile che in qualche modo lo rimette in gioco.
Pagine | 143 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta bianca - Copertina opaca |
Peso | 0.195 gr. |