Una sorella detestabile, un lavoro provvisorio, dei genitori che lo sopportano sempre di meno. La vita di Renato Calloni è segnata dagli effetti devastanti della svastica, com’era chiamata senza precisi motivi la polvere bianca nel suo ambiente. Renato mantiene dignità e rettitudine ma perde l’occupazione, patendo i morsi di una società senza scrupoli. Ricomincia da capo, ricomincia da un fondo senza fondo. Lavoretti di breve durata e una sveglia che risuona come un ordigno, scandiscono ormai le sue giornate. La precarietà è una condizione dove le speranze abortiscono prima di essere concepite. Ti guardi, ti annusi, decidi che non è il caso nemmeno di provare. La solitudine, in una metropoli frenetica, è mitigata dai rapporti con altri emarginati perché i simili si assomigliano, ma non assottigliano.
Pagine | 65 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta bianca - Copertina opaca |
Peso | 98 gr. |