"Le sei lettere", è un thriller-storico- spionistico, ma non solo, perché l'amore vi compare in varie sfaccettature.
La struttura narrativa della vicenda, che rende originale il romanzo rispetto al tradizionale filone del "giallo storico", consiste nella vasta scelta iconografica che correda la narrazione. La storia, infatti, si sviluppa tramite lo sguardo diretto del lettore sul vasto materiale documentale, oggetto dell'investigazione, incuriosendolo e rendendolo parte attiva del caso da risolvere.
«Diversi anni fa un alunno, ma non ricordo chi fosse, mi portò in regalo, conoscendo la mia passione per gli oggetti antichi, sei lettere del 1940, che - mi disse - aveva ritrovato fra le macerie di una casa franata del suo paese. Sono sei missive che un anatomopatologo, un medico che esegue le autopsie a Roma, scrive alla sua fidanzata».
«Sei lettere scritte tra l'ottobre e il novembre del 1940 su carta sottile, tipo velina, e sfruttando ogni minimo spazio, perché all'epoca il costo della spedizione era alto e andava a peso. Per leggerle, talmente sono fitte le parole, ho dovuto utilizzare una lente d'ingrandimento».
La storia che li coinvolge si intreccia con vicende alquanto scabrose, morti strane di alti prelati, trame spionistiche e strategie politiche, tutte realmente accadute.
Pagine | 404 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta bianca - Copertina lucida |
Peso | 0.521 gr. |