“Se voglio davvero trovar pace devo starmene per i fatti miei, naso insù a guardare le stelle. Sapere che il grosso del lavoro per mandare avanti l’universo lo fa qualcun altro è rassicurante, toccasse a me non ne sarei capace. E poi è l’unico paesaggio che posso capire fino in fondo anch’io: nessun colore, solo luce e buio. Lei è la parte più densa di quel tutto che non si svela. Come loro brilla impetuosa e non potrà mai essere mia. Mai. La guardo a distanza, pretendo attimi e rapisco momenti per sentirla più vicina, spiandone i pensieri, assaporandone i respiri, scaldandomi con i suoi battiti, avido di attenzioni, parole e sorrisi. Ma soprattutto la guardo. Il suo fuoco liquido mi sorprende ogni notte come la luce spacca la tenebra all’approssimarsi del giorno, ma anche la mia passione celata alimenta la sua fiamma e l’inconfessabile desiderio di essere solo suo amplifica quell’innocente splendore. Noi possiamo esistere insieme solo così e non sarà per sempre, perché…” Ma chi sta scrivendo?! Com’è fatto l’uomo capace di arrivare a tanto?! E perché dev’esserci per forza una fine?! L’universo va in scena in quattro atti e tenta di raccontarlo.
Pagine | 287 |
Formato | [EU] Stampa bianco e nero - standard - 148x210 mm - Carta bianca - Copertina lucida |
Peso | 374 gr. |